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 ...forti e resistenti.
Ne consegue che essi
sono duri come sasso,
testardi, pronti all’amicizia e all’ostilità,
e sopportano le fatiche
e la fame
e il dolore fisico
più impavidamente
di ogni altro popolo parlante.
E vivono a lungo,
ben più degli Uomini,
non tuttavia per sempre.
Un tempo si riteneva,
dagli Elfi della
Terra di Mezzo che,
morendo, i nani
tornassero alla terra e al
sasso onde erano fatti...
(J.R.R. Tolkien "Il Silmarillion" X edizione Bompiani)

 

Gnomi

Nel corso dei secoli le creature degli elementi si sono introdotte capillarmente nelle tradizioni popolari al punto che ogni regione ha dato vita ad una suddivisione ed a una trasformazione di alcune caratteristiche sia caratteriale che morfologica di questi esseri che ha accompagnato il cambiare dell’uomo. Vedremo così che gli gnomi originari si trasformano in nani , in korrigans e in folletti , cambiamento introdotto forse anche grazie ai racconti di poeti e scrittori che hanno dotato di caratteristiche semi-umane queste energie. Si potrebbe azzardare una differenziazione dicendo che gli gnomi sono preposti al lavoro in superficie a contatto con le forme vegetali, mentre i nani sono dislocati nelle profondità della terra quando i folletti ed i  korrigans spesso girano sopra la superficie terrestre causando brutte situazioni agli umani verso i quali non nutrono grandi simpatie.

L’origine della parola Gnomo non è certa ma pare che derivi dal termine "Genornus" che significa”residente della terra”, oppure “gnomizio”che  significa “conosco”; poiché a quanto si dice essi sono creature sapienti riguardo ai misteri della natura,compresi molti segreti che l’uomo,nonostante la sua scienza, ancora non conosce. Molti scrittori e disegnatori hanno preteso di poter suddividere gli gnomi in razze e sottorazze arrivando anche alla descrizione particolareggiata della forma e del colore di abiti, cappelli e scarponcini, ma cio' fa parte della fantasia individuale di ogni artista trasmessa attraverso racconti e disegni . In linea generale si può dire che la principale funzione degli gnomi o nani è centrata nel lavoro di distribuzione sul piano eterico di elementi minerali che vengono distribuiti al regno vegetale in modo da facilitare l’assorbimento di certe sostanze da parte delle radici delle piante. Infatti sono gli gnomi che attivano i minerali,li mettono in circolazione e li dirigono alle radici in modo che sia facilitato il processo di crescita.

Un’altra funzione degli elementi della terra è centrata nelle miniere e nelle caverne sotterranee ove essi operano in particolar modo in relazione con i metalli, i minerali e le pietre preziose grazie anche alla loro costituzione sottile che gli permette di intrufolarsi senza sforzo. Nelle viscere della terra percorrendo il sottosuolo distribuendo e reggendo con grande vigilanza le energie terrestri di vene,filoni e sedimenti. Pare che i nani apprezzino in particolar modo l’interno delle rocce allo stato metallico e dei minerali più o meno translucidi come i cristalli  ed in conseguenza di ciò tutte le forze telluriche e psichiche di cui i cristalli ed i metalli sono portatori, sono poste sotto il controllo di questi esseri e possono essere canalizzate solamente dietro loro consenso. Per questo motivo gli occultisti nelle loro cerimonie attraverso formule e gesti magici , cercano di ottenere la loro collaborazione. Naturalmente il modo  in cui tali energie vengono impiegate sono di totale responsabilità dell’operatore in quanto queste forze sono completamente avulse dal concetto di bene o male; una caratteristica ed anche una responsabilità legate principalmente all’evoluzione umana. Il loro“sentire” è solamente attraverso i sensi sottili, a loro è sufficiente “ascoltare ed osservare” il mondo minerale per riflettere allo stesso tempo nel più profondo del loro essere i diversi componenti fisici e chimici che costituiscono la nostra terra. Per loro vedere, sentire e riflettere è un”sapere “che sfocia in una comprensione immediata di ogni elemento con il quale entrano in contatto.

Questa facoltà unita ad una certa curiosità li spinge ad imitare il comportamento degli uomini ed a volte ad interagire con loro in particolar modo nella scoperta di ricchi filoni di metalli preziosi. Quante leggende esistono su nani che aiutano dei minatori avendoli presi in simpatia? A puro titolo di curiosità vorrei aggiungere che queste “creature” sarebbero particolarmente sensibili al fascino che la luna ha su di loro ed al quale non riescono a sottrarsi e che pare influisca anche sul loro aspetto trasformandoli a seconda della fase in cui si trovi la luna. Proprio a causa di questa caratteristica gli gnomi corrono il rischio di passare su piani meno sottili e rimanere prigionieri per un certo tempo in forme terrestri come quelle dei rospi o delle rane. Le maghe di una volta lo sapevano bene e ricercavano questi anfibi che incarnavano uno gnomo prendendosene cura e vestendoli di velluto nero.

 

Nani

Nani sono una razza di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien. Essi sono i discendenti dei "Sette Padri" plasmati dalla terra dal Vala Aulë, il fabbro dei Valar, noto ai Nani come Mahal (in Nanesco "l'Artefice"). Essi furono i primi esseri viventi creati, ma Eru obbligò il suo servo Aulë a ritardarne il risveglio fino alla venuta degli Elfi. Dopo la venuta di questi ultimi, i Sette Re dettero origine a sette diverse stirpi, ciascuna con la propria discendenza. Sebbene ora le Sette Tribù siano sparse su tutta la Terra di Mezzo, hanno sempre mantenuto forti legami tra loro. I Nani sono noti per la resistenza, la praticità e l'incrollabile lealtà. La maggior parte di loro vive su altopiani rocciosi o in profonde caverne, poiché in loro, forse più che in ogni altra razza, è forte il ricordo delle origini. Sono bassi, massicci e molto forti, hanno capelli neri, rossi o castano scuro. I nani hanno una resistenza alla fatica eccezionale. L'altezza varia da 122 cm. a 152 cm. nell'età adulta, vivono dai 200 ai 400 anni. Vedono bene anche nel buio più fitto. Portano spesso la barba, folta e o legata in trecce, anche i capelli spesso sono lasciati crescere. Temono l'acqua e difficilmente sanno nuotare. Sono esperti minatori e superbi artigiani, oltre che insuperabili lavoratori della pietra; Sono monogami, vivono in gruppi molto uniti e preferiscono dimorare in città sotterranee, che scavano nel cuore delle colline o delle montagne più impervie.

I nani credono che ogni linea genealogica sia protetta da uno spirito diverso, comune a tutti gli appartenenti a quella stirpe; questo spirito permea tutti coloro che ne fanno parte. Venerano gli antenati più di ogni altra cosa (eccettuato naturalmente Aulë , l'Artefice) e credono che in ogni Re esista parte dello spirito dei suoi predecessori. I Nani del "Popolo di Durin", di Moria e degli altopiani di Rhovanion, credono fermamente che i loro Re siano tutti la reincarnazione dello spirito di Durin, l'Immortale. I nani sono sobri, taciturni, possessivi, sospettosi, attaccabrighe, introversi e spesso avidi. Guerrieri tenaci, lottano fino allo stremo e non si arrendono mai. Ogni nano tratta il suo simile come un fratello e considera i membri delle altre razze quasi come esseri inferiori che, in un modo o nell'altro, rappresentano una costante minaccia. I nemici giurati di questo popolo sono gli Orchetti, i Warg e i Draghi. Inoltre sono molto sospettosi nei confronti di tutti gli stregoni e in particolare degli Elfi: hanno sofferto troppo a causa della loro magia. I Nani, nei rapporti con le altre razze, parlano l'Ovestron, che è il linguaggio comune della Terra di Mezzo, o alcune lingue Elfiche. tra di loro, invece, parlano in Khuzdul, una lingua antichissima e segreta la cui tradizione conservano gelosamente, essendo praticamente ormai i soli a conoscere.

 

 

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