Tre desideri grandi,
medi o piccini
io esaudir potrò...
ma chiedimene un quarto
e tutti me li riprenderò.
Ah, ah, ah, ah.
dal film"Derby O'Gill
e il re dei folletti"

 

 

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Folletti

Il termine Folletto si riferisce a minuscole creature magiche del folklore, mediterraneo, europeo e nordico. Il termine deriva per sincretismo linguistico tra i volgari folle, e forse folata, e l'arabo farfar. I Folletti sono personaggi fantastici della tradizione popolare che vivono nelle fiabe e nelle leggende. Queste creature sono connesse con la fertilità della terra e capaci di esercitare grande potere sulla forza vitale della natura. Due dei mestieri a loro più comunemente attribuiti sono quello di mugnaio,che simbolicamente è il tramite tra il prodotto grezzo(il grano) ed il prodotto lavorato(la farina) trasformandolo in pane(la Natura manipolata dall’abilità umana) e cioè tra la fecondità della Terra e la capacità dell’uomo di sfruttarne i doni e quello di calzolaio,mestiere con forti valenze simboliche poiché la scarpa è un simbolo sessuale. Sono identificati originariamente con esseri buffi e grotteschi, veloci e sfuggenti, piccoli e agili, ma anche con creature invisibili, turbini di vento, misteriosi burloni che intrecciano le criniere e i capelli.

Abitano in tane nei boschi di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai, escono quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti alle bestie delle stalle e a scompigliare i capelli delle belle donne, a disordinare gli utensili agricoli e gli oggetti delle case e a molestare le persone povere di spirito. I Folletti sono esseri dal corpo esile,raffigurati solitamente come piccoli,dalle orecchie rigorosamente a punta,,vestiti di un saio scarlatto,scarpe di cristallo e dagli occhi rilucenti di notte. Hanno una pelle chiara che richiama i colori del sottobosco, il colore dei capelli cambia a seconda dell’umore del folletto e si racconta che nelle loro vene scorre sangue nero I folletti sono esseri piccoli che svaniscono come se fossero fatti di fumo, non hanno l'ombra se visti alla luce del sole e non lasciano tracce sulla Terra quando camminano. Molte persone scambiano per fuochi sacri i folletti che vivono nelle brughiere. I folletti sono spiriti elementali, cioè abitano in quattro elementi: aria, terra e fuoco. L’altezza dipende dalla stirpe a cui appartengono, essi sono spiriti della natura ed hanno infusa dentro di loro la sua forza vitale. Hanno capelli variopinti il cui colore cambia a seconda dell’umore,la capigliatura ricciuta è coperta da un berrettino a sonagli;velocissimi,forti abbastanza da poter stendere un bue con uno schiaffo,adorano le prese di tabacco ed sono in grado di ingurgitare impensabili quantità di whisky e birra.

Essi sono spiriti della natura ed hanno infusa dentro di loro la sua forza vitale. Sono gentili se trattati bene, ma dispettosi con chi non riscuote la loro simpatia. Sono i geni familiari che frequentano le case e le stalle;servizievoli,scherzano con tutti,strappano le coperte a chi dorme,intrecciano la criniera dei cavalli...ma sono generalmente benevoli e di buon augurio. Sono curiosissimi di tutto, amano fare scherzi e burle e sono dei grandi giocherelloni, ma sono anche molto sensibili. Donano la serenità, l'armonia, la voglia di ridere e suggerimenti fantasiosi. Deve essere ritenuto fortunato,chi riesce a strappare il berrettino dei Folletti, perché con quel pegno potrà costringerli a rivelare il luogo di un tesoro. I Folletti sono i custodi di arti arcane e di antica e segreta saggezza. In Europa,ma anche nel mondo,esistono molte specie di folletti:tra questi ne descriviamo brevemente alcuni di essi . In Inghilterra i Brownie o brunetti abitano nei cespugli di biancospino e sono alti dai venti ai sessanta cm con carnagione scura, pelle raggrinzita si presentano nudi o vestiti di stracci marroni, amano terminare i lavori lasciati incompiuti dagli uomini in cambio di latte, miele o crema, non amano essere criticati per il loro operato, diventano permalosi e possono fare scherzi cattivi. I Pixes fanno parte dei folletti Buoni, sono burloni e si dilettano nel far smarrire la strada ai viaggiatori, una soluzione per i viandanti e' d'indossare la giacca al contrario. Nell'sola di Man, Inghilterra vivono i Bugnane, che possono cambiare forma e trasformarsi in vitelli neri o cavalli, nella loro forma originale le orecchie o gli zoccoli sono da cavallo.

Il Bwca e' un folletto gallese alto circa cinquanta cm con un lungo naso, socievole e servizievole, e' permaloso e se offeso diventa dispettoso. In Irlanda il Cluricauno e'un folletto alto circa trenta cm sovrappeso che conosce il segreto della fabbricazione del whisky. Il Dukko e' un folletto alto cinquanta cm dal colore della pelle biancastro, capelli lunghi ondulati ma inquieto, sempre di origine irlandese. Il Dullahan sempre di origine irlandese invece e' un presagio di morte, di aspetto raccapricciante senza testa (che di solito tiene sotto al braccio), e guida una carrozza nera trainata da cavalli anch'essi senza testa. Il Pooka fa parte dei Goblins ed e' quindi crudele e assume sembianze di animali solitamente di un cane, un aquila, un cavallo o un toro, per spaventare le persone. Sempre della famiglia dei Goblins troviamo il Fir Larrig, folleto con una falce che usa per allontanare gli umani che invadono il suo territorio, indossa un cappello rosso e' un folletto solitario. In Francia ci sono i Korred, folletti alti meno di un metro con gli occhi arrossati, che adorano ballare, a volte aiutano l’uomo con profezie e magie, altre sono pericolosi. Nelle stesse regioni vivono poi i Korrigan, abitatori fatati dei monumenti megalitici. Poi ci sono i drac sono folletti dispettosi, gli Jetins che abitano nelle grotte marine, alti appena 50 cm e dotati di un’incredibile forza, spesso cambiano i loro bambini con quelli umani.

In Olanda si trovano i Kaboutermanneken, folletti benevoli che aiutano l’uomo in cambio di un po’ di cibo, poi ci sono gli Alven, esseri piccolissimi che si spostano trasportati dal vento e vivono negli stagni senza pesci. In Belgio ci sono i Kludden, folletti cattivi che si manifestano di notte nei campi deserti e luoghi sconsacrati, hanno il dono della metamorfosi. In Svizzera ci sono i folletti Bergmelen. Conoscono bene le erbe mediche, si possono vedere soltanto nelle notti illuminate dalla luna, quando escono allo scoperto per danzare. Nella Scandinavia troviamo il Nis, un folletto piccolo con la faccia da vecchietto che adora danzare, aiuta nelle faccende domestiche e accudisce gli animali in cambio di cibo. In Finlandia vivono i Para, folletti domestici che spesso si manifestano sotto forma di gatti, serpentelli o rospi. Tipici del Canada sono i Mannegishi piccoli folletti senza naso, con gambe lunghe e magre e mani con sei dita; stanno spesso presso i corsi d’acqua e si divertono a fare scherzi. In Australia vivono i Mimi o Wulbarwar, piccolissimi, trasportati dal vento, inoffensivi e benevoli, ma molto permalosi. Mikoshi Niudo, è un folletto del Giappone molto dispettoso, con la testa pelata e la lingua a penzoloni che appare improvvisamente spaventando la gente

 

Hobbit

Gli Hobbit sono una delle razze che popolano l'universo immaginario di Arda, ideato dallo scrittore fantasy J.R.R. Tolkien. Essi sono presenti nel nord della Terra di Mezzo principalmente nella regione da loro amministrata, la Contea, e nelle zone strettamente limitrofe (come la cittadina di Brea). Gli Hobbit appaiono per la prima volta ne “Lo Hobbit”, ma rivestono un ruolo ben più importante ne” Il Signore degli Anelli”. La loro origine non è nota: forse derivano dagli Uomini, forse sono la terza razza dei Figli di Ilúvatar e le antiche storie non ne parlano perché gli Elfi e gli Uomini stessi non li conoscevano (o forse perché Tolkien non li aveva concepiti ancora come razza di Arda quando scrisse Il Silmarillion). Sono menzionati per la prima volta in documenti del regno di Gondor nella Terza Era, molto prima dell'insediamento nel loro paese più famoso, la Contea appunto.

Nell'opera di Tolkien gli Hobbit sono talvolta chiamati mezzuomini, in inglese halfling; quest'ultimo nome viene usato in molte ambientazioni fantasy per indicare creature ispirate a quelle di Tolkien, aggirando al contempo le implicazioni legali derivanti dall'uso del termine hobbit. Gli Hobbit, prima della migrazione verso ovest, vivevano nelle valli superiori all'Anduin. Precisamente, il loro territorio originale era compreso tra il Gaggiolo e la Carroccia, precedentemente abitata dai Rohirrim. A causa dell'aumentare degli Uomini e alla trasformazione malvagia del Bosco Atro, gli Hobbit incominciarono la Lunga Marcia. Gli Hobbit sono di aspetto simile agli uomini, ma molto più minuti: la loro corporatura è infatti simile ai bambini degli Uomini e la statura di uno Hobbit adulto si assesta tra gli 80 e i 120 cm; dotati di grandi piedi pelosi e resistenti, non indossano mai calzature a causa della loro spessa e coriacea pelle. La loro vita è estremamente semplice e sociale, non si interessano di ciò che accade all'esterno della Contea, amano mangiare e bere, e la loro economia si basa sull'agricoltura. Amano dare feste durante le quali trascorrono gran parte del loro tempo, e generalmente disprezzano lo studio, tranne per ciò che riguarda l'erudizione genealogica, nella quale dimostrano invece vivo interesse e abilità.

Possiedono una vista e un udito particolarmente acuti, e si sottolinea la loro capacità di camminare silenziosamente e nascondersi molto bene nella boscaglia. Gli Hobbit vivono leggermente più a lungo degli Uomini (che chiamano "gente alta" o "gambe lunghe"), fino a 120 anni, con una media di 100. L'età in cui uno Hobbit diventa adulto è di 33, quindi il declino legato all'età inizia verso i 70 anni. Tolkien descrive gli Hobbit come suddivisi in tre grandi famiglie: i Pelopiedi, i Paloidi e gli Sturoi. I Pelopiedi, più scuri e bassi, non hanno la barba e non portano calzature, hanno mani piccole e agili, e preferiscono la montagna alla pianura. Anticamente si dice che fossero grandi amici dei Nani, e furono i primi ad arrivare nella Contea attraversando l'Eriador. Sono i più numerosi, e vissero per lungo tempo in caverne scavate nella terra. Gli Sturoi invece sono più tozzi, hanno mani e piedi più grandi e preferiscono le pianure e le sponde dei fiumi. Essi si stabilirono per molto tempo sulle rive dell'Anduin prima di seguire i Pelopiedi verso Ovest. A volte portano la barba. I Paloidi, infine, sono i più alti e sono chiari di pelle e capelli, amano soprattutto i boschi e le foreste, ma sono i meno numerosi. Erano più dotati per il canto e la poesia che per l'artigianato, e preferivano la caccia all'agricoltura. Dopo aver valicato le montagne, giunsero nell'Eriador, dove si mescolarono ad altre razze. Pur essendo i più spericolati e avventurosi, furono spesso loro a comandare i Pelopiedi e gli Sturoi.

 

 

Troll

Il troll, nella mitologia norrena, è una creatura umanoide che vive nelle foreste del nord Europa. Molto tempo fa le popolazioni scandinave, con il sopraggiungere della notte, si riunivano attorno ad un fuoco a raccontarsi storie e leggende. Ancora oggi, in gran segreto, si tramandano antiche credenze riguardanti i troll, esseri soprannaturali che popolano le foreste. Solitamente condivide con altri esemplari le caverne naturali presso dei corsi d'acqua che utilizza per bere. Si racconta che i troll uscirebbero dalle loro caverne solo dopo il tramonto. Al sopraggiungere dei primi raggi solari scompaiono tornando nelle proprie dimore umide. L'esposizione diretta ai raggi del sole, infatti, potrebbe trasformarli in pietra e di lì a poco scoppierebbero! Molte di questi troll pietrificati sono ancora oggi visibili tra le ombre delle maestose foreste nordiche. Gli avvistamenti di troll sono più frequenti nelle brillanti notti illuminate dalla luna o durante le bufere di neve.

 Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le sue caratteristiche fisiche e comportamentali non sono codificate con precisione, si pensa che le loro mani ed i loro piedi hanno solo quattro dita, hanno  lunghi nasi  bitorzoluti e lunghi, simili a un tubero,sono ruvidi, irsuti e rozzi e con una coda dal folto pelo. In linea di massima, a seconda del filone folkloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di troll: uno di dimensioni giganti e dal comportamento maligno (simile a un orco) e uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo.

Si racconta che i troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono e mettono nel letto un altro bambino, oppure un cucciolo di troll. Questi esseri non amano la pulizia, emanano un fetido odore e hanno dei licheni e del muschio che cresce sulle loro teste! Sebbene il loro aspetto incuta paura e rozzezza i nostri troll sono creduloni e buoni. Molti racconti testimoniano di imbrogli che i ragazzi dei paesi norvegesi facevano ai danni dei pelosi giganti. Un troll può vivere fino ai cento anni. La loro innata timidezza li rende schivi ed è difficile immaginarli mentre cercano di spaventare la gente del posto. Le notizie comuni nelle credenze sui troll  concordano nel tributargli numerose poteri soprannaturali. Molte anziane signore furono trasformate in giovani promettenti ed incredibilmente attraenti al solo tocco di un dito di troll. Erano in grado di far ammalare interi capi di bestiame se i contadini li avessero importunati. Famose sono le sostituzioni di neonati. I troll possono avere pochi figli. Incantati dalla pelle chiara dei cuccioli d'uomo tendono a scambiarli con i loro. Con il passare dei secoli le credenze sul loro conto si sono stemperate a tal punto da farli diventare dei portafortuna. Ora rallegrano sottoforma di piccole statue tutte le case norvegesi.

 

 

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