Gnomi  e Nani               Folletti, Hobbit  e  Troll               Fauni e Orchi

 

Camminando nel bosco talvolta un fruscio, un ramo spezzato, una luce apparsa all'improvviso possono essere rumori o visioni causati dal Piccolo Popolo e non da animali del bosco. Gnomi, elfi, orchi, troll, fate, folletti, unicorni, draghi,spiriti del bosco, esseri che appaiono spesso simili ai Gargoyles. Scrittori e registi famosi hanno creato libri e film di successo; la trilogia più'conosciuta e' quella de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, in cui i protagonisti sono appunto esseri del bosco: nani, hobbit, fate, stregoni, alberi parlanti e tanti altri personaggi. Per quanto riguarda il Piccolo Popolo, alcune spiegazioni avanzate dagli studiosi chiamano in causa la religione, la storia delle migrazioni, l’archeologia. In un breve saggio H. P. Lovecraft osservava che la bassa statura generalmente accordata al Piccolo Popolo potrebbe derivare dal rinvenimento di tombe, manufatti e abitazioni appartenenti alle popolazioni vissute in Europa in epoca preistorica: popolazioni di statura ridotta le cui ossa e case possono suggerire l’esistenza di esseri simili agli umani ma piccoli e abituati a frequentare luoghi nascosti e sotterranei.

Certamente chi ha visitato i forti preistorici dell’Irlanda o le domus de janas e le tombe megalitiche della Sardegna può capire bene quanto queste strutture possano essere interpretate come abitazioni di minuscoli esseri umanoidi. Alcune tradizioni irlandesi, invece, identificano i fairies come un vero e proprio popolo, i Tuatha De Danann, protagonista di un’antichissima colonizzazione dell’isola; in un racconto raccolto da J. Stephens, per esempio, l’immortale Tuan ricorda il ciclo delle proprie reincarnazioni legando ogni metamorfosi ad una delle successive colonizzazioni dell’Irlanda. Altri, invece, hanno spiegato l’esistenza dei folletti con la degradazione nella cultura popolare delle divinità celtiche venerate prima dell’avvento del cristianesimo: come il fauno, che in un romanzo di P. Anderson si rifugia nei boschi per sfuggire alla potenza del nuovo Dio, i folletti sarebbero antiche divinità legate alle fonti, agli alberi, ai diversi aspetti della natura.

I forti residui di religiosità pagana ancora presenti in Irlanda, come il culto tributato ai pozzi sacri o la sovrapposizione di luoghi cristiani ai luoghi pagani, testimoniano l’inerzia delle antiche tradizioni: le leggende potrebbero avere conservato una memoria mutata e fraintesa delle prime divinità venerate dai celti. Tuttavia non si può generalizzare presentando il rapporto tra cristianesimo e Piccolo Popolo come un conflitto inevitabile: ci sono tradizioni che affermano il contrario. In alcune leggende, per esempio una ricordata anche da Y. M. Bercé in una sua opera, il popolo sotterraneo si dichiara vassallo di re Artù, il quale incarna la figura ideale del re cristiano: Così, se in buona parte della tradizione (vedi il poema “I vagabondaggi di Oisin” di W. B. Yeats) il popolo dei Sidhe è stato spodestato e cacciato dal cristianesimo, a volte capita che questo Popolo sia semplicemente subalterno, nascosto nell’ombra per una sorta di “peccato originale” (l’essere per esempio stati nascosti all’occhio di Dio o l’aver mantenuto una posizione neutrale durante la ribellione di Lucifero) o per innata timidezza.

Fonti: http://www.chupacabramania.com/paranormale/55/Il-Piccolo-Popolo.htm
http://nefherty.wordpress.com/2010/01/17/doveroso-cenno-al-piccolo-popolo/

 

 

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